Hall of Mirror


Hall Of Mirror

martedì 11 settembre 2018

MANCANZE DISREGOLATE

Neanche a farlo apposta, le ultime cose scritte sono tutte intorno al 10... coincidenze? Io non credo! Scherzi a parte, sto scrivendo poco, saranno le crisi diminuite e il contatto più leggero con la depressione o forse (cosa altamente probabile, anzi sicuramente è così) un distacco con un vago tentativo di dimenticare, quasi dissociativo, quella parte di me che m'appartiene e che rifiuto ancora, incredula, mi dico: -è davvero successo? Perchè? -  Insomma non integro e la mia testa non è portata a farlo.
Finisce così, con una coazione a ripetere ciò che già so che non funzionerà, e che mi darà solo l'illusione di credere che nulla sia accaduto... fintanto che non esploderà di nuovo. Sì, apparirà contraddittorio, ma la mia testa è in grado di farmi passare da uno stato depressivo, apatico ed euforico anche soltanto nell'arco di un'ora, ultimamente poi dà il meglio di sè.  Non è divertente giuro, ma almeno gli attacchi di panico, le crisi d'ansia e i forti episodi di vuoto e depressione maggiore sono diminuiti... e allora non mi resta che, in quei casi di disregolazione emotiva sfruttare il cervello e la sensibilità, niente da ridere io la odio, finisco per pensare e pensare senza pause ed è stressante e stancante. E mi perdo in dialoghi inutili come questo, senza capo nè coda, quantomeno capace di farvi comprendere il casino che mi prende ogni tanto e per fermarlo cerco distrazioni, e proprio durante una distrazione ho scritto qualcosa.



Sono un canto vuoto
che non vi è dato
nè sentire nè vedere.



Vi lascio con questa perla scoperta ora, mentre cercavo di convincermi che qualcosa da abbinarci poteva esserci ♫♪ :Mogwai - Kin





venerdì 10 agosto 2018

She

Lei dalla stretta tenace e dai capelli color miele,
Lei dalla risata grassa e potente,
con il sole sulle labbra e l'oro negli occhi è rimasta sola.
Lei che può penetrare le caverne dei miei pensieri,
Lei pirata  che conosce la via e i mari,
Nessuna foto insieme della scalata, fiochi ricordi ci appartengono
la mappa della vita e una promessa rinchiusa nel forziere del mio cuore.



La canzone di oggi♪♫♪: Puddle of Mudd _ Blurry


domenica 10 giugno 2018

ARIA

Dove sei? Nel vuoto di una finestra...
Nel suono di una carezza del vento,
Nella terra bagnata dal pianto di una nuvola.
Sono guardinga nel cielo,
Sono riflessa nello sguargo di me stessa.
Velata nel respiro di una notte.


Oggi opto per un album intero, buon ascolto♫♪ :The Kilimanjaro Darkjazz - I forsee the dark ahead, If I stay

martedì 29 maggio 2018

LE VOCI

Il pettegolezzo è un mare arido, la plastica che strozza mentre tutti sguazzano incolpevoli.


"Tanto che cosa vuoi che sia?"



La canzone di oggi è al femminile, ma è dedicata anche al maschile. Il pettegolezzo non ha sesso♪♫: Garbage feat Brody Dalle - Girls Talk

lunedì 21 maggio 2018

Today isn't an ordinary day

Today is the day where memories welcome back
Today is the day that pull me under
I try to say to me: -You are alive, nothing else matters!-
I'll try to stop overthinking,
I'll try to fight but I'm feel so tired
Today is the day of my closure
Today I'm crying much more
Alone in a secure place
I've done a lot than you think
It isn't an ordinary day
to me to me to me is much more
I'm trying... I'm trying to accept
And I'm always smile to my pain
Today is the blind day where my depression have no mercy.
Today isn't an ordinary day
to me...

La canzone d'accompagnamento di oggi♫♪ : Dolores O'Riordan - Ordinary Day

giovedì 17 maggio 2018

REC

La salita su un autobus, un signore di mezza età con un taglio di capelli e barba stile messicano anni '80, ore 9:10 di un mattino finalmente soleggiato.
Gli occhi cadono su di lui, su quei capelli grigi lunghi, la pelle secca e abbronzata delle braccia, e quelle mani che reggono un bicchiere di plastica e una lattina di birra: una Faxe large. Quella sua mania di toccare in modo vaneggiante la figura del vichingo come se fosse un gioiello prezioso e raro, quel colore ambrato e la morbidezza della schiuma, il suo borbottare insensato, la mia mano che aumenta il volume della musica, i conati di vomito che salgono... Eccolo: ben tornato disprezzo e odio.
La testa in iper-vigilanza, la sensibilità aumentata a tal punto da sentire quell'odore aspro e pungente sotto il naso, irritante e ustionante come l'acqua marina quando ti entra nelle narici. La voglia di urlargli "Feccia umana schiatta!"... Il ritorno alla realtà e la razionalità che parla "è solo un umano disperato".

Se solo qualcuno potesse aprirmi il cranio, forzare quei cassetti e distruggere tutto... Se solo qualcuno potesse premere sul tasto re-wind e dirmi - Ora puoi andare avanti e registrarci sopra la tua nuova vita- premerei all'istante il tasto REC.

Le canzoni di oggi♫♪:Disturbed - Perfect Insanity ; Dolores O'Riordan - Black Widow

mercoledì 16 maggio 2018

Pugni al cielo

Alzate i pugni al cielo, in nome della parità e vi vittimizzate.
Alzate i pugni al cielo, in nome della libertà e vivete nei stereotipi.
Alzate i pugni al cielo, in nome dell'intelligenza e vivete nell'estetica.
Alzate i pugni al cielo, in nome della verità e dell'umanità e siete bugiardi e superficiali.
Alzate i pugni al cielo, in nome dell'io sono e vi rinnegate.
Alzate i pugni al cielo e non affrontate neanche la realtà.
Alzate i pugni al cielo in nome della morale, ma negate di essere peccatori.
Alzate i pugni al cielo, in nome della santità e siete marci.
Insomma alzateli pure sti pugni al cielo, che tanto Dio non salva nessuno.

Stasera vi lascio con questa♫♪:Prodigy - Voodoo People

FATHER

Che cos'è un padre?
Io non ne ho idea.
Che cosa vuol dire avere un padre?
Non so cosa si provi.
Che cosa fa un padre?
Non so a che cosa serva.

Canzone d'accompagnamento♫♪: Brody Dalle - I don't need your love



lunedì 14 maggio 2018

KaoNashi

Tu sì, parlo proprio con te. Ti sei riflesso abbastanza?
Hai riversato su quello specchio ciò che appartiene a te?
Ti senti meglio ora che hai accusato qualcuno di essere te?
Tu che sei l'uomo dalle mille facce e da nessun volto,
ora che lo specchio è rotto, riesci a vedere ancora la tua immagine integra?
Dimmi, ti senti te stesso?
Tu sì, dico proprio a te, sei tutto e niente, scontrati con la realtà ipocrita.

"Quel che sono è ciò che sei." (cit. Linea77 - Il veleno)


Canzoni d'accompagnamento ♫♪: Linea 77 - Il veleno ; Linea77 - Il Mostro ; Linea77 - Presentat-Arm! ; Linea77 - Vertigine

Buon ascolto e buona notte ;-)

domenica 6 maggio 2018

-----PTSD-DDM-DOC-DBP-----

Stasera pubblico un post che scrissi di getto quasi tre mesi fa e che non avevo pubblicato: oggi confesso un altro po'.


Ansia, Ansia, ansia, nervoso, nervoso, agitazione, tremori... Potrei andare avanti così, all'infinito stasera.
Proverò a rompere di nuovo il silenzio, il mio silenzio.
Bene incominciamo... Violence song cela la storia di una bambina di 11 anni, di sua madre e sua sorella e di un'uomo, quell'uomo anche se mi fa schifo chiamarlo tale. Primo aggettivo alcolizzato, secondo aggettivo violento. Non ho una voglia spasmodica di descrivere le serate in casa con quella bestia, ma più volte con mia madre è andato oltre agli insulti. Non era mio padre. Non so cosa voglia dire avere un padre, anche se biologicamente c'è o meglio sono cresciuta con un uomo fantasma.
Le serate in quella casa erano fatte di urla, chiamate ai carabinieri, richieste di aiuto.
Avevo il terrore, vivevo nel terrore tutti i giorni.
Guardavo l'orologio affiso sulle pareti di scuola in continuazione contando quei minuti che non passavano, avevo paura che durante la mia assenza potesse succedere qualcosa. Al suono della campanella correvo verso il treno, attendevo la partenza del treno, arrivavo a casa e aprivo nervosamente la porta di quella casa di cui ricordo ogni minimo dettaglio... La sua grandezza, la sua struttura, il pendolo rotto nel soggiorno, la stufa a kerosene, le poltrone in legno con intarsi degli anni '70 e l'imbottitura grigia con i fiori color magenta, il balcone che affacciava sul fiume e quella porta del bagno con il vetro giallo che un giorno sparì. Sì spari durante uno dei sui gesti. I miei libri distrutti a brandelli, la mia libreria spaccata, l'albero di Natale a terra, Mimì la gatta che gli soffiava perennemente contro, i mobili di un marrone scuro, la panca del corridoio, la struttura quadrata e spaziosa. Ho sempre trovato inquietante quella casa. Era inquietante lui che con non-chalance dopo aver consumato le sue gesta, si affacciava alla finestra a fumare e partiva con il suo teatrino di accuse, di finti pianti. Psicotico a piede libero.
E arrivavo a casa ripetendomi 'fai che non sia successo nulla, fai che stia bene' e il sollievo che provavo quando aprivo la porta e sentivo la sua voce 'tutto bene oggi a scuola?'
Avevo preso l'abitudine a dormire con la porta della camera socchiusa, per poter restare vigile e in allerta anche durante la notte, abitudine ahimè rimasta e che anni dopo ha creato qualche incomprensione (poi risolta) con la persona con la quale vivevo.
Quando ho una crisi di panico guardo ossessivamente l'orologio, paradossalmente non li porto e li odio.
Ho passato sere a correre via da quella casa a cercare un aiuto, non per codardia. Mi ritrovavo li e mi chiedevo: 'ora cosa scegli? Se resti qui succede il finimondo, se esci succede ugualmente'. Dovevo scegliere, prendere una decisione. Questa è stata la prima grande responsabilità in cui mi sono dovuta imbattere. Mia sorella 8 anni nascosta in camera e un'altra nel grembo di mia madre.
La più piccola nata mesi dopo è ora la cosa più preziosa che ho, e che mi ha portato a stringere un patto con me stessa: starle sempre vicino.
Abbiamo vissuto per quasi due anni con quel pazzo, ma anche una volta allontanati da lui non è servito. Per fortuna abbiamo dovuto averci a che fare per poco, ma credetemi... E' ancora li che vive imperterrito!
Mi odiava e non ho mai capito il perchè 'non fai un cazzo, sei 'na nulla facente' e tante altre belle parole, mi hanno parlato di invidia del rapporto che avevo con mia madre. Invidia di quell'amore primordiale che lui non ha mai avuto. Ha distrutto la mia famiglia e mia madre che è svanita completamente, al punto poi di riversare su di me ciò che aveva subito.
In più un bel giorno mia madre ha deciso di andarsene portando via la più piccola. Ero io e l'altra mia sorella, da sole, ero sola. Situazione durata qualche mese conclutasi con il ritorno di mia madre e la mia fuga da casa a 18 anni.
Si sono susseguite altre situazioni troppo delicate, anni senza vedere la più piccola, anni di continuo riversamento, anni in cui la mia testa continuava a farmi rivedere quelle scene, anni da uno psicologo con cui ho concluso intorno ai 20/21anni.
Volevo solo il silenzio e la pace. E in quel silenzio ci sono caduta io. Traumi, molteplici traumi mi parla la mia psicoterapeuta oggi, 16 anni... 16 anni per capire che tutti i miei ricordi ricorrenti con la quale convivevo, gli episodi di tristezza, le volte che volevo starmene a casa da sola nel letto a piangere, erano questo. Ciò che ho cercato di nascondere in un cassetto erano e sono squarci sulla quale ho messo solo semplici cerotti: -'si rimarginerà' -e invece continuavano e continuano a sanguinare.
Non amo le urla, non amo le porte che sbattono, riconosco l'odore di alcool da lontano e non lo tollero se non è in contesti socialmente accettabili(pub, locali e feste ad esempio), non amo le porte chiuse, i luoghi chiusi anche con soltanto 10 persone, le persone che guidano ubriache. Tutto mi rimanda lì.
Sembra un film e talvolta avrei voluto che fosse tale per illudermi che non era reale... E continuo a desiderare in parte che possa essere così, ma so anche che tutto ciò va affrontato e integrato nella vita.


Chiedo venia per orrori grammaticali, di sintassi etc., ho scritto d'impeto finchè avevo il coraggio di farlo.
Nessuna canzone questa sera, ma vi rimando a questo artista: ShawnCossArt - Inktober Illness

venerdì 4 maggio 2018

Wisper of a soul


E così accadde tre giorni fa con una panchina, una stazione, un treno... Quel ricordo malinconico che sa di fiori , che ti strappa il sorriso in una delle tue giornate più buie, era passato in archivio e non sai neanche il perchè.
Quel "TI AMO" scritto con l'uniposca a caratteri cubitali su un grigio gelido, e rivivi per un po' quelle emozioni da sedicenne romantica e innamorata, il saluto, il bacio, la mancanza, la voglia di stare ancora cinque minuti insieme con quel tempo che sembrava un ladro. E in quell'istante, soltanto in quei minuti, finalmente riesci a pensare: "Ehi, io valgo non sono il nulla".
E tiri un sospiro di sollievo per la tua anima, anche se soltanto per quell'istante brevissimo.

I ricordi resuscitano con uno stimolo uno qualsiasi, talvolta impercettibile, talvolta visibile e possono distruggerti quanto salvarti.
Una cosa è certa, bisogna dimenticare per tornare a vivere e riprendersi in mano.

E anche la canzone che ascoltavo ha il suo perchè, eccola ♫♪ :Lucio Battisti - Il mio canto libero

I'll find the cure

La città e le sue frenetiche strade. Una sera governa il silenzio sui viali è lunedì, comincia un'altra settimana. Un semaforo pedonale rosso, nessuno nei paraggi, quelle strisce bianche su quell'asfalto che carichi di disgusto e disprezzo. Un passo deciso, la fretta del 'devo attraversare', l'odio, il lampo del buio angosciante, il distacco della coscienza e l'immobilità totale seguita dal pensiero 'non ce la faccio più'. Perchè non sfreccia improvvisamente uno di quei nevrotici alla guida? -Vorrei sparire- , risuona come un ritornello martellante.
La ripresa di coscienza, quella promessa di sedici anni fa e il tentativo di autoconvincimento: devo tornare a casa, ho ancora molte cose da fare, io voglio vederla crescere.
Rimbomba come un'eco quel ''almeno tu non te ne andare, ti prego''... Hai ragione te lo devo, ho promesso.


Le canzoni della serata♫♪: The Rasmus - In the shadows ; The Rasmus - Not like the other girls

lunedì 9 aprile 2018

Indignità

Perché ti reputi indegna d'amore?
Perché cerchi chi è incapace di questo sentimento?
Eppur tu ami, possiedi quell'amor dentro te. Ne sei capace.
La forza, la spinta, le ali della libertà.
Perché mai questa distruzione?
E' un amaro, ma dolce veleno.



Oggi ho scelto direttamente un album d'accompagnamento♫♪ :Mer de Revs II

martedì 27 marzo 2018

Blooming

Mi sento in vena di dolcezza, sarà il sole, il cielo meravigliosamente limpido e brillate e il tiepido primaverile...Oggi trascriverò una dedica che indirizzo a un'amica e al mio piccolo angelo, mia sorella.
Vi ringrazio per non essere scappate in questi mesi, vi ringrazio per esserci state, vi ringrazio per aver accolto e sopportato con pazienza il mio umore nero, di avermi riportato più volte alla realtà,vi ringrazio per esserci e per non avermi lasciata sola quando la coscienza andava a spasso.
Grazie anche a chi non ha fatto del giudizio la propria casa.
Spero di aver fatto altrettanto e di poterlo fare ancora, a voi con tutto il cuore.

E come un petalo fluttua e accompagna lo sguardo rivolto al cielo, 
E come un  ciliegio in fiore, fiorisci e dona con delicatezza quel tappeto di petali a uno scorcio fatto buio.
E come un albero dalle profonde radici, guarda il cielo dell'anima e prendine dimora.

Musica d'accompagnamento♫♪: Stunning Cherry Blossom Sakura



 Un mio scatto dalla mostra giapponese nella sezione 'The human landscape'

lunedì 26 marzo 2018

Abyssum Claustrofobia

Al centro della stanza mi raccolgo e racchiudo,
nel silenzio della musica taccio nei miei pensieri
è un amaro dolcissimo questo buio della luce.





Lo scatto di oggi alla mostra giapponese:  Kinosaki Tashima di Hasui Kawase


Canzone d'accompagnamento♫♪: Tamayura No Mori

Yama

La montagna è un osservatore del mondo.
Non raccoglie la superficialità, accoglie il tutto.



Lo scatto di oggi alla mostra giapponese: Suzukawa di Yoshida Hiroshi.



Canzone d'accompagnamento♫♪: Ito Wa Kanashi

lunedì 19 marzo 2018

Yuki No Storm

Questa mattina di nuovo neve, però oggi non trasudavo entusiasmo. La guardavo fissa e tra le molteplici domande sul perchè, riflettevo a quanto quei grandi fiocchi, in realtà siano in grado di rendere meno grigia questa città di palazzi appollaiati uno di fianco all'altro.
E il pensiero è arrivato fulmineo o forse un haiku?


E come la neve scende adagio,
nel silenzio entra in scena:
modella l'opacità.


Questa sera le canzoni d'accompagnamento saranno soltanto le loro♬♫: Yoshida Brothers - StormYoshida Brothers - Evening Calm

Minna Oyasumi Nasai ! Buona notte a tutti!

La valle dei secoli

Un altro pensiero dedicato a me stessa e alla mia piccola e grande donna, mia sorella.

Possente e forte si erige
elegantemente e armonicamente sul ventre del mondo,
osserva i secoli che levigano. Sii una montagna.


13/12/2017

Canzoni d'accompagnamento♫♬: Yoshida Brothers - Kodo ; Yoshida Brothers - Frontier


venerdì 16 marzo 2018

Violence Song

Questa sera mi sento in vena di confidenze, quelle di cui vi parlavo in un post un paio di mesi fa.
In questa notte mi libererò di una cosa scritta mesi fa e tradotta in inglese, mi dispiace ma trascriverla in italiano mi rende le cose più difficili.
Vi prego soltanto di una cosa: rispettate chi avete davanti a voi, non conoscete i mondi che nasconde dietro un sorriso.
Buona notte e buona lettura.

When I was a kid I saw
I saw the human's empty
I felt the frost of soul
I knew the pain
I've repressed anger as I didn't want to collapse
Oh! I would like to be free, free from my self
Free to fly
I need to escape from my memories
I need to feel light and carefree
This life is heavy and stuffy
Oh! How miserable is the human being
When I was a kid I saw him to stone
as the tuff he crumbled,
but he was standing for ego not for love
I saw the wickedness
I saw his violence
I saw a no-man.
Oh! I would like to be free, free from my self
Free to fly
I need to escape from my memories
I need to feel light and carefree
This life is heavy and stuffy
Oh! How miserable is the human being
When I was a kid I saw my childhood vanish
When I was a kid I had to run, run to save us
I saw the hell
Oh! I would like to be free, free from my self
Free to fly
I need to escape from my memories
I need to feel light and carefree
This life is heavy and stuffy
Oh! How miserable is the human being
I just want to go far
Away from the past and the black wave.
I'm still standing for love
And I look at the sky shine.

La canzone della serata♫♪♫: Rupture - The Cranberries
                                              Zombie Acoustic Version - The Cranberries

Chimera

Oggi mi sono svegliata con il concetto di EGO nella testa, riflettevo e pensavo alle sue due facce, ai suoi due estremi e a quanto entrambi facciano male se ti colpiscono.
Quali sono le due facce dell'EGO? Beh... c'è quello grandioso quello del 'sono il migliore sono speciale' e quello rassegnato quello del 'sono perfetto ma nessuno lo capisce '. Entrambi hanno un comune denominatore: la negazione dello sbaglio.
Badate bene a un fattore aggiuntivo importante, c'è una parte del cosiddetto ego depresso che NON è passivo, e più che negare lo sbaglio cerca attivamente di farne fronte insieme al dolore, combatte, ci prova, ce la mette tutta e non gliene frega un cazzo di queste stupide immagini e patetiche lotte al chi è il migliore. Non gliene frega un cazzo della perfezione, sa che non esiste, sa che siamo perfetti soltanto nelle nostre imperfezioni!
D'altronde gli egoici rinnegando ciò che temono dimostrano di essere ciò che odiano e disgustano più di tutti: essere deboli e fragili.
Chi vive di perfezione non è una statua marmorea, ma una statua di cera che una volta sciolta, per quanto malleabile possa essere, non può più tornare alla forma originaria poichè non ha un'identità e un carattere contraddistinto, si plasma sugli altri e cerca anche di costruire gli altri a sua immagine e somiglianza. A differenza della cera, il marmo se crepa in un modo o in un altro può essere saldato, può tornare a se stesso con dettagli in più, conserva il suo carattere e la sua identità più profonda.
Il punto è che chi vive nel concetto di perfezione e di conseguenza anche nell'estetica, crede di essere immutabile, crede di amarsi mentre cela nella realtà tanta superficialità, privazione di sentimento, un vuoto che non è fatto di buoio, ma del nulla più totale.
L'amor puro per sè implica l'accettazione dello sbaglio, senza negazione e senza identificazione totale in esso. Richiede capacità di umile analisi. Ammettere non è semplicemente chiedere scusa, significa prendere conoscenza e consapevolezza, elaborazione, rielaborazione e infine come punto cardine la riparazione, il rimediare!
Chi si giustifica vive d'orgoglio e l'ego è un'illusione chimerica.
La giustificazione allontana lo sbaglio e rinforza l'immagine creatasi di sè è un velo di maya che rende ciechi, crea una falsa certezza.
Quindi a voi la scelta: il sogno nella realtà o la realtà nel sogno?
A me piace che ci siano entrambe, alla fine c'è bisogno di realtà nel sogno, come c'è bisogno di sogno nella realtà. Si compensano, sono complementari. Gli estremi creano troppe illusioni... e le illusioni sono,appunto, egoiche.

La canzone di questa sera♫♪♫:Parole Di Burro - Carmen Consoli

mercoledì 28 febbraio 2018

Squarci

Intimità.... Cos'è questa famelica parola?
Mi guardo attorno e vedo uomini e vedo donne, li ascolto e tra le labbra posano questo concetto. Li osservo e non vedo nulla, li conosco e vedo il nulla. Parlano di rapporti basati sul chi deve comandare in nome della complicità trasformando la relazione in una lotta, parlano di rapporti dove uno comanda e uno si annulla sbilanciando troppo agli estremi, parlano di rapporti dove entrambi si spengono perché avere una relazione vuol dire questo 'non vivere' ed essere sempre uguali e immutabili, tutte e tre lo definiscono amore e/o rapporto romantico... Ma non fatemi ridere! Siete tutti le facce della stessa e identica patetica medaglia: l'ego onnipotente e l'ego depresso.
Intimità, intimità ma quale intimità c'è in queste relazioni? Ma in quale mondo parallelo a me sconosciuto vivete? Non c'è evoluzione, non c'è condivisione,solo stagnazione dell'essere.
Il potere non è intimità, la sottomissione non è intimità!! Questa è paura della solitudine e del vuoto; è corruzione dell'anima nulla più.
Non basta parlare del più e del meno, della giornata lavorativa, delle lamentele, di chi ha il culo più bello del tuo o la macchina più costosa della tua, non basta stare su un divano a guardare uno schermo LCD in preda alla rassegnazione stereotipica della coppia o a una sindrome di peter pan passando sempre le serate fuori a ubriacarsi. Quanta insoddisfazione celata crea questi rapporti che, in realtà sono logoranti... Hai accanto qualcuno ma ti senti più solo di quando te ne stai solo. Strano vero? Vi fa pensare non è così?
Beh... l'intimità non è nulla di tutto ciò in cui avete sempre stupidamente creduto, non è dettata dalla morale inibitoria e nè può esser frenata da essa nè è qualcosa di lurido e meramente porco. Quella la definisco 'circostanza', 'superficialità', 'fisicità' e 'bigotteria'. L'intimità richiede amore e amore non è illusione di onnipotenza, non è una piramide gerarchica dei ruoli, poichè l'amore non crea avversari da combattere e nemici a cui sottostare per evitare il peggio, ma è il frutto dell'unione di due anime che si incontrano per costruire con il sacrificio (e quindi ANCHE con il dolore) la propria storia INSIEME cercando comunque di vivere UNITI.
L'intimità è uno squarcio che parte dal cranio e finisce ai piedi e dice: "- Ehi guardami, io sono anche questo fibre nervose in tensione, tendini, battiti che pompano, sangue tiepido e viscoso che circola perpetuamente, impulsi elettrici nervosi, ossa fragili, carne dura. Sono tutto ciò che è dentro di te!"
Fa inquietudine farsi vedere così squoiati vero? Richiede coraggio, accettazione e alla stragrande maggioranza di voi tutto ciò fa troppa paura, l'introspezione è troppo faticosa e difficile.

L'intimità  ti accoglie e ti protegge è lo stato primordiale della materia, va curata e coltivata ogni giorno. E' debole e fragile perché è una parola candida quanto cupa, senza pelle: ti mette a nudo. 

Canzone d'accompagnamento♫♪♬ : Radiohead - Nude


sabato 3 febbraio 2018

Frozen

Qualche giorno fa a lavoro dissi a un cliente : - "Magari succederà come una volta, nevicate a tutto andare tra febbraio e marzo e tornerà il freddo!"-
Neanche a dirlo apposta ieri sera stavo ascoltando una canzone a tema GELO e SOLITUDINE e stamane quando ho aperto gli scuri, ecco la neve! 😊💓
Il meteo l'aveva prevista a quanto pare... E in preda alla malinconia e alla tristezza che al risveglio si sono uniti all'amore, mi è balenata subito questa:

Quando è inverno,
Sii come la neve: brilla candida nel gelo purificatore.
Quando è primavera,
Sii come un bocciolo: fiorisci e rinasci nella delicatezza.
Quando è estate,
Sii come il sole cocente d'agosto: riscalda e allevia l'animo stanco.
Quando è autunno,
Sii come la pioggia e le foglie: umida e impalpabile su un tappeto di colori.


Qui la canzone che sto ascoltando da ieri ♫♪♬: Sonata Arctica - Among The Shooting Stars


Si lo so, sono presa da loro ultimamente.
Ah dimenticavo, a proposito del post precedente è stato scritto ieri e concluso poco fa.

I Have A right

Buongiorno,
oggi ho deciso di scrivere inserendo già nel titolo del seguente post, la canzone che suggerisco oggi.
Come mi sento?
In preda alla rabbia e a un disprezzo sempre più crescente nei confronti delle persone, seguita da una voglia famelica di totale invisibilità perchè è sostanzialmente questo quello che sono per certi soggetti e per me stessa: una carta assorbente, un pezzo di plastica, un sacco sulla quale scaricare costantemente le frustrazioni, le lagne, le responsabilità che non si vogliono assumere, soggetti che vogliono solo compiacenza da chi si assume e si assunta per anni responsabilità che non le appartengono. Un meccanismo disfunzionale che sto cercando di cambiare.
Sono, come dice lo stesso dominio del blog, una scatola di specchi. Sono racchiusa li dentro a riccio da una vita e l'ho ricoperta di specchi. Riflettetevi! Rispecchiatevi per allontanare il marcio che è in voi! Vi farò da catalizzatore!
Questa è una trappola autodistruttiva, difficile da capire o da tollerare da un punto di vista esterno e poco ragionevole, ma vi assicuro che non è divertente... sapersi e non vedersi, sapersi e credersi davvero un mostro, sapersi e permettere agli altri di scaricarsi su di te.
Sono stufa di tutta la superficialità che c'è li fuori e tra chi ti sta attorno... Non ho più voglia di ascoltare, di capire, di sentire: - "almeno tu vivi sola e non devi sopportare nessuno, almeno tu stai bene, almeno tu fai questo, almeno tu ti sei divertita a Natale, almeno tu, tu, tu, tu,tuuuu..."!
Io cosa??? Parlo e non ti sentono, non parli e perchè non parli?! E in questi casi poi arrivano i :"Io sono questo, io non faccio questo, io sono bello, io sono bravo, io sono splendido"! Eh beh, certo!! L'utopia dell'idealizzazione è meglio della sostanza che prevede l'accettazione della tua ombra!
Ma voi conoscete per caso il motivo per la quale vivo da sola da 10 anni? Potete mai sapere il motivo per la quale sono andata via a 18 anni da casa? Sapete per caso cosa ho affrontato in questi 10 anni per iniziare soltanto ora ad avere una paga decente? Sapete perchè ho impiegato 10 anni per poter iniziare a realizzare uno dei miei più grandi desideri? Sapete cosa significa non avere aiuti da parte di nessuno e non chiederli nemmeno? Sapete cosa vuol dire realmente cavarsela da soli? Voi sapete cosa c'è dietro alla mia famiglia e al mio sorriso?
Avete idea di cosa c'è dietro ad ogni "va tutto bene,grazie"? Potete immaginare quanti traumi ci sono sotto la corazza?
Avete la presunzione di sapere com'è la vita? Credete di conoscermi tramite idee? Quelle appartengono al vostro reale essere! Mi dispiace per voi maniaci del controllo onniscenti.
NO! Nessuno ha reale voglia di relazionarsi con l'altro, scoprirlo ONESTAMENTE senza giochetti da venditori, ammasso di ipocriti!
Criticate gli altri e non guardate nel vostro piatto, vedete solo ciò che vi fa comodo vedere per avvalorare le vostre stupide tesi, ipotesi, su questioni che ignorate. Dimenticate che le persone che stanno davanti a voi hanno un vissuto passato e presente, ma la vostra centratura egoica è così grande da allucinarvi fino all'overdose. Mi sembrate manichini fatti di esibizione in vetrina e senza un reale briciolo di umanità!
Ogni tanto fermatevi e provate a riflettere sul fatto che, la persona che avete davanti magari sta affrontando un inferno di cui non sapete niente o quanto meno imparate a starvene ZITTI.
Io oggi ho deciso di rompere ancor più di mesi fa, il mio silenzio interno perchè mi sta soffocando. Tutto questo mi sta tormentando senza sosta, senza freni e cerco di viverlo, di lasciarlo fluire finchè non avrà esaurito le sue energie... Nel mentre mi ripeto costantemente le parole della canzone che troverete qui sotto:

I have a right to be heard
To be seen, to be loved, to be free
To be everything I need to be me,
To be safe
To believe
In somenthing

Io ho il diritto di essere trattata come un'essere umano non come una puttana e un guanto usa e getta.
Io non voglio più essere usata, voglio esser vista davvero... ne ho il diritto...

Canzone di riferimento♫♪♬: Sonata Arctica - I Have A Right

sabato 27 gennaio 2018

Komorebi

Buongiorno, a voi un altro stralcio di me scritta a dicembre:

Delle montagne, il verde intorno, le cime delicatamente innevate,
uno sguardo colmo di stupore brillante, insegue senza strazi e indugi.
Siamo in primavera, quella inoltrata è maggio: il culmine.
Il sole è tiepido e raggiante, 
le aquile volano in alto sopra la vertigine fiere e solitarie,
i falchi si chiamano facendo notare la loro presenza.
Il vento leggero vagamente gelido, il brivido pervade lo spirito.
Il fruscio delle fronde risuona nel silenzio, l'acqua canta
e sdraiata alle radici della sponda, senti.


Canzone d'accompagnamento♫♪♬:Yiruma - River Flows In You ;
Guzheng - Spring River Flower Moon Night


venerdì 26 gennaio 2018

I simboli della memoria

Stasera non ho voglia di scrivere dei miei stati interni, se non che ultimamente mi perdo molto facilmente e non so dove. Quando mi riprendo è già l'una o le due di notte e mi maledico per la sveglia alle 7 del giorno dopo...
Comunque vi lascio con questa che ho scritto due mesi fa:

La farfalla è nello specchio, vuoi romperlo?
E' incrinato, liberala dalla gabbia.
La rabbia ti provoca e il cane nero ti porta al guinzaglio,
annusa l'oro bianco e l'oro nero.
Kaori è senza paura?
Un libro è un trauma e 
una canzone ti è apparsa: ne sei intrisa.
Avevano ragione, sei un samurai e
combatti la vita restando fedele alla tua ombra.
Te ne sei accorta? E' l'inconscio di una foto.
Il tuo corpo è un tom colpita da battiti di katana.
Lo capisci? E' tutto un flashback da manuale
una finestra aperta violentemente dal vento.
La fuga dalla guerra ansiosa basta?
L'anima è rossa, il girasole è nella testa,
il panico è il cuore di una rosa blu.
Acquile, gabbiani, tigri, lupi, sono liberi?
Qual'è il tuo habitat?
Un bosco di tele di solitudini, una moltitudine
e fogli che bruciano e sanno di arance amare,
il camino d'inverno dolce di cannella,
il ghiaccio d'estate prepotente nel gin.
Stai rivivendo?
Sei l'arte del kintsugi: la dualità. Ora ti vedi?

Le canzoni della serata ♪♫♬ :
 Five Finger Death Punch - Wrong side of heaven
The Cranberries - Animal Instinct

Buona notte!

mercoledì 24 gennaio 2018

Ballare con l'altalena

Ieri ero sul punto di una delle mie crisi: peso sul petto, sensazione di soffocamento, angoscia, dolore... Stavo cercando di scongiurare quella che io chiamo tsunami nero, un'onda per nulla gradevole.
Alcuni lo chiamano cane nero, altri come ho letto su facebook la chiamano signora in nero... In ogni caso la sensazione è terribilmente pesante, ma può far emergere tante cose che potete considerare più o meno creative. Per me e per ora, lo sono. E ho scritto questa:

L'altalena del buio,
oscilla tra il disprezzo e le stelle.
Tra un caldo battito di cuore
e il gelo dell'anima.

Canzone d'accompagnamento ♪♫♪: Sonata Arctica - Only Broken Hearts

martedì 23 gennaio 2018

Un restauro lungo una vita...


Buonasera, a distanza di 6 anni torno sul blog, su questo blog, il mio blog. Me ne ero dimentica, già avete letto bene! Diciamo che ho affrontato una specie di amnesia di me stessa che, piano piano mi ha portato a scavare nel profondo degli abissi (da qui il cambio del nome del blog), tornando alle origini proprio come se fosse una caccia al tesoro! E oggi questa riscoperta, rappresenta una delle monete del mio tesoro: ho scoperto rileggendo, che malvagia nella scrittura non sono. Ho constatato in un vecchio post che stavo già male, ma non rileggevo mai ciò che scrivevo, mi sembrava una sciocchezza e oggi non mi suona più come tale : mi sono data per scontata e di conseguenza ho permesso di farlo agli altri. Un giorno ho deciso che dovevo chiudere tutto in un cassetto, dimenticare perchè presuntuosamente mi dicevo:-I ricordi sono miei, pertanto decido io cosa farne e non voglio più ricordare.- Inaugurando una nuova rinascita, con la convinzione di aver trovato un equilibrio. NO! Non è andata bene, non poteva andare bene... Non si può cancellare, soffocare e reprimere equivale al distruggere se stessi, una fuga continua, perenne, stressante, faticosa. Ero una bomba a orologeria... il cassetto si è aperto come un vaso di pandora! E in un continuo fluire sono di nuovo 'riemersa' anche se in bilico, mi sto riscoprendo "nuova, diversa e la stessa" tanto per citare il dott. Oscar Travino. Così in questo sgorgare di sensazioni, ritrovamenti etc. ho deciso di scrivere, scrivere sul serio qui sopra tutto ciò che mi appunto nei miei momenti e, con calma racconterò anche quelli. Voglio condividerli perchè ho trovato una qualità che non vedevo e con cui ancora devo ancora stringere un legame, e solo 'scontrandomici' tutti i giorni potrò RICORDARMELO e prenderne CONSAPEVOLEZZA. Vi ringrazio per i minuti che dedicherete a leggere stralci e/o racconti, vi ringrazio se ascolterete le canzoni consigliate, vi ringrazio in anticipo per ogni commento. Nulla sarà lasciato al caso perchè questo blog sarà UNA SALA DEGLI SPECCHI. Buona serata a tutti 😊

Canzoni della serata ♫♪♬: Incubus - Dig (cliccate e sarete rimandati al video) Incubus - Warning